In giro per il mondo

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Un’amica mi ha suggerito di fare un elenco di tutti i posti che ho visitato finora. Ho pensato che potesse essere una cosa interessante, quindi eccolo qua.

Un’altra amica ha suggerito di inserire nel blog una mappa che faccia vedere dove sono/dove sto andando/dove sono stata… mi piacerebbe molto ma mi mancano le conoscenze tecniche (e anche il tempo di acquisirle) per farlo, quindi se qualche anima pia mi vuole aiutare, fatevi avanti!

Italia – il mio paese natale, in cui ho passato i primi 18/19 anni di vita.

Regno Unito (che gli italiani erroneamente continuano a chiamare “Inghilterra”) – il paese dove vivo, in cui mi sento a casa. Principalmente si tratta di Londra, nel mio caso, con frequenti gite in Scozia, nella parte occidentale dell’Inghilterra (Cornovaglia e Devon, mon amour) e Leicester. Non sono mai stata in Galles, ci credete?!?!?! Devo rettificare al più presto.

USA – È stato il primo paese estero che abbia mai visitato. Avevo 16 anni. Erano anni che sognavo di andare a New York e quando sono finalmente arrivata ho sentito spesso di trovarmi in un film… da allora sono tornata molte volte, più di quanto possa contare. Sono stata sulla costa est e su quella ovest, un pochino nel mezzo (“midwest” – ciao Ohio!), ma è un paese talmente grande che sento di aver appena cominciato. Servono altri viaggi. E poi alcuni dei miei amici più cari al mondo vivono lì, quindi…

Irlanda – Quando si vive nel Regno Unito è d’obbligo farsi un salto in Irlanda. Anche se, devo ammettere, ho visitato solo Dublino… e comunque… ho spuntato dalla lista l’obbligatoria “pinta di Guinness a Dublino”. E poi, gli irlandesi mi ricordano tanto gli italiani, per certi versi.

Portogallo – solo Lisbona e aree circostanti. Un weekend assolato e meraviglioso. Caldamente consigliato.

Spagna – Madrid (bella) e Lanzarote nelle Canarie (che a dire il vero è proprio un altro paese ma ricade ufficialmente nella Spagna). Ho veramente ADORATO le Canarie, tornerò sicuramente, specialmente a Lanzarote, che mi ha stregato con il suo paesaggio vulcanico e l’architettura strabiliante di Cesar Manrique.

Francia – Parigi (molte volte sia per lavoro che per piacere) e la regione dell’Aveyron. Devo tornare e vedere altre regioni, però questo desiderio è temperato dalla mia innata antipatia verso i francesi e la loro lingua, e dal fatto che non mi sono mai innamorata di Parigi – cosa che sembra accadere al 99.9% della popolazione mondiale. Cmq il cibo (non tutto) mi piace.

Svizzera – Agli albori della mia vita lavorativa ero impiegata da una linea aerea, e ci portarono a Zurigo per un giorno. Tutto qua.

Austria – Ci sono solo entrata di striscio durante gite sciistiche nelle Alpi.

Germania – Sono stata solo a Monaco di Baviera. Una città molto bella, e ho visitato Dachau, che è stato un’esperienza emotivamente forte. Berlino mi chiama e dovrò rispondere molto molto presto.

Grecia – Ci ho passato una bellissima vacanza con una cara amica. Atene è molto bella ma anche da pazzi. E la cucina greca è stata una grande delusione. Ma sono disposta a dargli un’altra chance! Alcune cose della Grecia mi ricordano troppo l’Italia…

Belgio – Ah, il Belgio, uno dei miei primi amori. Essendo una fan scatenata dei gruppi dEUS e Zita Swoon, ed essendo diventata amica di alcuni membri delle band qualche migliaio di anni fa, sono stata tante volte ad Anversa per concerti a sorpresa e notti brave disparate. Mi è piaciuta così tanto che ci sono tornata 10 volte nel corso di un paio d’anni. Se fossi contenta di diventare un’alcolizzata professionista, potrei valutare l’idea di trasferirmi lì… J La gente di Anversa è tra la gente più simpatica che abbia mai incontrato, e i loro tartufi al cioccolato sono i più buoni al mondo! Anche la birra alla ciliegia e le gallerie fotografiche spaccano. Devo tornarci al più presto. Invece Bruxelles mi ha delusa. Forse mi serve una buona guida locale.

Olanda – La pioggia, dio santo la pioggia a luglio! Ma la gente è così simpatica! Wageningen è stata interessante e Amsterdam ancora di più. È nella mia (brevissima) lista delle altre città in cui considererei vivere se dovessi mai andare via da Londra. Da pensarci su. E poi la mia mitica co-scrittrice è olandese, e credo che non sia un caso. E poi come posso dimenticare che si tratta di uno dei paesi con le persone più alte al mondo? Mi sento proprio a casa!

Norvegia – Sono stata solo a Stavanger a trovare degli amici. Mi è piaciuta. Ma i prezzi sono veramente astronomici, quindi questo impedisce ulteriori esplorazioni (per ora).

Svezia – L’anno scorso io e la sistah siamo state a Stoccolma. Abbiamo trovato un tempo splendido, una host di Airbnb totalmente pazza e una bellissima atmosfera. Ora la sorilla vive lì, quindi ci tornerò piuttosto presto. Mi è piaciuta veramente tanto.

Ex Iugoslavia – I miei genitori mi hanno portato, a loro detta, in Croazia quando non avevo neanche un anno, per una vacanza al mare. Uno potrebbe pensare che ciò avrebbe segnalato un futuro di tanti viaggi di famiglia all’estero. E invece no. Prima e ultima volta all’estero con la famigghia. L Ci credo che da allora sto cercando di rifarmi.

Marocco – Con la mia amica A. volevamo vedere come fosse Marrakech e, eventualmente, tornare ed esplorare altre parti del Marocco. Lei è arrivata dall’Italia e io da Londra, e ci siamo incontrate a un bellissimo riad. Marrakech ci è piaciuta molto, ma le attenzioni degli uomini un po’ meno. I Jardins Majorelle sono la cosa che mi è piaciuta di più, bellissimi (strano come mi innamoro sempre di queste case bellissime ovunque vada, no?). Voglio proprio tornare in Marocco e visitare altri posti.

Egitto – Ci sono solo passata in scalo, quindi non conta.

Giordania – Un luogo dalla bellezza inebriante e pieno di gente calda e simpatica. Mi sono sentita molto a casa lì, e a quanto pare lo sembravo anche! Petra è probabilmente il posto più bello e incredibile che abbia mai visto. Sbrigatevi, il vento la sta erodendo!

Israele – Patria di alcune amiche carissime. Bellissimo, cibo strabiliante. Per alcuni versi un luogo molto accogliente, e per altri totalmente l’opposto. La vita a Tel Aviv è bella e quasi ti dimentichi di trovarti in un paese che è permanentemente “in guerra”. Gerusalemme è un luogo incredibile e ogni suo punto, ogni suo nome evoca, nel mio cervello di non cattolica cresciuta in un paese cattolico, qualcosa di dormiente.

Dubai – L’unico posto al mondo dove ho avuto un paio di esperienze brutte. Decisi di visitarlo in viaggio per la Tailandia. Diciamo solo che, per una donna sola e senza macchina, Dubai non è per niente accogliente… andate con qualcuno, in gruppo, o affittate una macchina.

Malesia – Un posto interessante e strano. Molto occidentalizzato (adorano le decorazioni natalizie e Starbucks!) ma anche profondamente musulmano. Anche la discriminazione razziale istituzionalizzata è una cosa veramente strana. Un luogo che trasuda nomi e storie da dimenticati libri di avventura letti da bambina. Più di tutto mi è piaciuta Penang.

Tailandia – Lì ci ho lasciato un pezzo di cuore, in questo paese straordinariamente bello. Il mio sogno ora è di costruire una “eco casa” su un’isola Thailandese e starci circa metà dell’anno. Spero un giorno di farcela! Mi sono innamorata della natura, del cibo, della gente… per ora ho scelto di non esaminare gli aspetti politici e dei diritti umani di questo paese, ma conoscendomi so che non potrei continuare a fare così a lungo. Comunque la vita da “espatriati” in Tailandia è davvero il top. Ed è anche l’ubicazione di uno dei miei posti preferiti in assoluto: la casa di Jim Thompson. Posso viverci? Dai, per favore?!

Singapore – Asia lite, come la definisco io. Il mio primissimo assaggio di Asia. Probabilmente il cibo migliore che abbia mai mangiato. Tutto qua.

Cambogia – Bellissima, scioccante, incredibile, esasperante. Sono andata ad Angkor Wat per 2 giorni e sono rimasta 7. I sorrisi più belli al mondo. Il ricordo più orribile, fisico e in vita, che si possa vedere dell’inferno: gli effetti del regime dei Khmer Rouge. Fa riflettere.

Vietnam – Dico sempre che i vietnamiti sono i napoletani dell’Asia… e dice tutto! Un paese caotico, febbricitante in cui quasi tutto il passato è stato spazzato via (la maggior parte degli abitanti non ricorda la guerra né sa di cosa si trattò), in corsa per un cosiddetto “progresso” che però è un qualcosa che io non so definire. Il cibo è fuori di testa per la bontà, compreso il caffè e le torte/gelati (l’unico posto nel Sud Est asiatico dove queste cose siano decenti – grazie mille, colonizzazione francese!).

Canada – Ci sono stata due volte solo per brevissime visite. Mi piacciono i canadesi e il loro spirito ma credo di dovermi avventurare di più fuori delle città per saperne di più. In ogni caso, Toronto vince su Montreal!

Argentina – La mia prima visita in Sud America. Come sanno bene i lettori di questo blog, non sono proprio stata bene a Buenos Aires… compreso l’essere vittima di una rapina a mano armata. Troppe cose in Argentina mi ricordano cose dell’Italia che non mi piacciono. Non tornerò di fretta, ma vorrei vedere il resto del paese… stavolta con un gruppo di amici.

Uruguay – L’unico altro posto che ho visto in Sud America. Si è trattato di un piccolo viaggio da Buenos Aires, tanto per andare da qualche parte al mare e rilassarsi per qualche giorno. Un posto interessante. Di certo dovrò tornarci.

 

La cosa triste è che scrivere questa lista mi fa solo venire voglia di andare in posti che non ho ancora visto!

E per quanto riguarda nuovi paesi all’orizzonte, spero vivamente che Birmania/Myanmar e Australia si verificheranno nel 2016. Ci vediamo per il mondo!

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Ich bin ein Vermonter (IT)

(con sentite scuse agli amici che parlano tedesco)





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L’estate nel Vermont significa umidità (come altro pensavate che quei grandi e numerosi alberi potessero germogliare così tante foglie, eh?), e umidità significa una cosa sola: insetti.

Per qualche strano motivo, gli insetti che pungono e mordono sono i miei stalker personali. Non importa che tipo di spray io usi, né quanti (spesso vari in contemporanea), quei bastardi continuano sempre a pungermi. Certe volte è talmente brutto che mi vengono infezioni e cicatrici. Alcune cicatrici che ho sulle caviglie sono di due anni fa… fate voi.

E, ovviamente, la natura nel Vermont è sconfinata, non si limita agli insetti. Ci sono cervi, alci, gufi, orsi (sì, orsi), chipmunk, scoiattoli e sicuramente molti altri animali che non ho ancora incontrato.

Il mio primo incontro con l’adorabile chipmunk è stato un pomeriggio in cui lavoravo sull’assolato portico/pedana di fuori, sotto all’ombrellone. S e M, le bellezze che mi ospitano qui, hanno due gatte bianche gemelle, che durante il giorno sono libere di girare per l’area circostante e cacciare. Io me ne stavo lì, picchiettando al mio computer, quando improvvisamente ho sentito il tonfo-tonfo-tonfo di un gatto che correva sul portico, accompagnato da un clic-clic-clic più veloce: è stato tutto rapidissimo. Il chipmunk scappava inseguito dal gatto, e nel panico della fuga si è arrampicato sulla mia gamba come se fosse il tronco di un albero. Poi all’altezza del ginocchio si deve essere reso conto che si trattava di un albero della specie umana e quindi è saltato via, proprio mentre io stessa balzavo in piedi spaventata. È scattato verso la casa e si è arrampicato sulla porta a zanzariera, dove il gatto l’ha raggiunto. Il chipmunk stava appeso lì per salvarsi, sopra al gatto, che già si leccava le labbra. Siamo intervenute, abbiamo messo la gatta dentro casa e abbiamo lasciato scappare il chipmunk.

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Ma sono cose di tutti i giorni. Dobbiamo stare in guardia che le gatte non portino dentro casa qualcosa dentro la bocca (come hanno già fatto – un giorno abbiamo trovato tutte interiora intorno alla loro ciotola). È divertente perché S pensa che loro facciano così per “addestrarmi” alla caccia, dato che sono l’ultima arrivata. Come molti di voi sapranno, il mio rapporto con i gatti è quantomeno difficile. Ma queste due signorine si stanno impegnando molto a farsi piacere. La sera, quando guardiamo la TV, una di loro due mi si accoccola in grembo per ore (io me ne sto seduta lì un po’ rigida!). O mentre lavoro cercano di distrarmi, chiedono da mangiare, vogliono uscire o semplicemente giocare… birichine.

Il Vermont è uno stato con pochi abitanti… guidare per un’ora semplicemente per incontrarsi con un amico è considerato normale. È vero che in città sprechiamo un sacco di tempo in transito, ma in genere questo è dato dal fatto che siamo a piedi e ci sono molte altre persone in movimento. Qui, un’ora di guida significa UNA VERA ORA, niente traffico o coincidenze di treni.

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Quasi tutti qui sembrano essere artisti o comunque creativi. La casa è piena di bellissime ceramiche fatte da amiche, creazioni di falegnameria di M (compresi coltelli!) e i negozi sfoggiano creazioni di tutti i tipi. La gente ha l’orto, e passa l’estate a preparare conserve e a essiccare i cibi per l’inverno che verrà. Per molti versi è una vita idilliaca, così vicina alla natura. Ma sono anche cosciente del duro lavoro necessario per condurla (tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro e poi doversi occupare dell’orto per ore – che magari nel frattempo è stato attaccato dai cervi – oppure affettare ed essiccare pomodori) e che l’inverno è sicuramente molto diverso: quando la neve alta non ti consente di uscire di casa e le ore di luce sono brevi e preziose, si va in letargo. Quindi mi godo questa vita per qualche breve settimana, godendomi la compagnia delle mie amate amiche sapendo che, almeno per ora, questa situazione non è la mia. In fondo sono sempre una donna di città, mi servono stimoli regolari del tipo non naturale. Ma come le persone che vivono qui nel bel Vermont, non molti di noi riescono a vivere unicamente in uno di questi “mondi”. Abbiamo tutti bisogno di stimoli diversi. A modo mio ho trovato il modo di partecipare a queste esperienze diverse e di non essere solo una “cittadina”. Vorrei solo che le altre persone potessero farlo di più, in entrambe le direzioni.

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S e M sono due ospiti (e amiche) veramente fantastiche. Il momento più bello è quando una di loro due chiede “che desideri hai per la cena?” e poi tutto è possibile Mangiare verdure e aromi appena colti è grandioso, e il Vermont ha un’ottima produzione di cibo biologico. La COOP della zona è un tripudio di cibo fantastico.

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Sul portico di casa c’è anche una vasca idromassaggio. Un paio di sere ci siamo immerse nell’acqua calda (riscaldata a energia solare) a guardare le stelle, con le lucciole che ci giravano intorno. Magia pura. S e M mi fanno sentire a casa, e felice. E a modo loro credo che anche le gatte lo facciano 🙂

Dovrò tornare d’inverno…